CASO 93   

Regola 16.1 Cambiamento di rotta
Regola 18.3(b) Giro e passaggio di boe ed ostacoli:Virare ad una boa
Definizioni, Tenersi discosta
Definizioni, Spazio


Se due barche sono su mure diverse, la Regola 18.3 entra in vigore quando una delle due completa una virata entro la zona delle due lunghezze. Quando è in vigore la Regola 18.3(b), la Regola 15 non è applicabile, ma ciò nonostante una barca che cambia rotta è soggetta alla Regola 16.1.

Riassunto dei fatti

Quando le due barche si avvicinano alla boa di bolina, L è a poppa di W, dopo che questa ha completato una virata entro la zona delle due lunghezze e si è messa su una nuova rotta di bolina stretta. La rotta di W è sufficientemente oltre la layline per consentire a L di passare fra W stessa e la boa. Nella posizione 2, L poggia da un punto vicino alla poppa di W ed è sul punto di ingaggiarsi con W da sottovento. Quando inizia l'ingaggio L immediatamente orza e colpisce W sulla parte sinistra dello scafo. Le barche continuano nel giro di boa senza ulteriori incidenti. L protesta W ma L viene squalificata per aver infranto la Regola 16.1. L presenta appello.

Decisione

Quando W completa la sua virata entro la zona delle due lunghezze, inizia ad avere effetto la Regola 18.3. Nel suo appello L ha correttamente notato che la Regola 15 non entra in vigore poiché la Regola 18.3(b) la rende inapplicabile ed argomenta che W ha infranto la Regola 18.3(b) questa regola richiede a W di concedere a L spazio per girare la boa e la Regola 11 richiede a W di tenersi discosta. La definizione di tenersi discosta, stabilisce che una barca al vento non si tiene discosta se la barca sottovento, cambiando rotta, entra immediatamente in contatto. In questo caso, benché il Comitato per le Proteste abbia provato che L ha orzato immediatamente dopo essersi ingaggiata con W, non ha provato invece che il contatto si è verificato immediatamente dopo che L ha iniziato l'orzata. Il disegno non fa vedere il passare del tempo, ma fra le posizioni 2 e 3, mostra le barche poco prima dell'inizio dell'ingaggio e poi al momento del contatto, non c'è la prova chiara che nel momento in cui L inizia l'orzata, questa sia immediatamente entrata in contatto con W. Noi pertanto concludiamo che W si stava tenendo discosta fino a quando L ha orzato. Sebbene la Regola 15 non fosse in vigore, la Regola 16.1 aveva effetto poiché la Regola 18.3 afferma che la Regola 18.2(d) non si applica.
L'orzata di L ha privato rapidamente W di spazio per tenersi discosta. Non esiste nessuna manovra marinara che consente a L di agire in questo modo. L, pertanto, ha infranto la Regola 16.1. W ha inevitabilmente infranto la Regola 11, ma è esonerata a causa dell'infrazione della Regola 16.1 da parte di L.
L è venuta ingaggiata dalla posizione di libera dalla poppa entro le due lunghezze da W, cosicché la Regola 17.1 le proibiva di navigare oltre la propria giusta rotta.
Il Comitato per le Proteste non ha avuto la possibilità di provare che L abbia oppure no navigato oltre la propria giusta rotta dopo l’inizio dell’ingaggio, in caso affermativo avrebbe infranto la Regola 17.1, comunque non si ottiene molto di più provando questo per risolvere la questione, poiché L resta squalificata secondo da Regola 16.1.
Il Comitato per le Proteste non ha preso in esame la Regola 14 .
W non ha infranto questa regola, non essendole stato ragionevolmente possibile evitare il contatto.
Causando il contatto, L ha infranto la Regola 14 e avrebbe potuto essere soggetta a penalità se si fossero verificati danni ad una delle due barche. Non essendo state portate prove circa i danni, viene invece lasciata cadere la possibilità di una sua penalizzazione e L resta squalificata per infrazione della Regola 16.1.
Per le suesposte ragioni l'appello viene respinto.

USSA1998/76