Regola 16.1 Cambiamento di rotta
Regola 18.3(b) Giro e passaggio
di boe ed ostacoli:Virare ad una boa
Definizioni, Tenersi discosta
Definizioni, Spazio
Se due barche sono su mure diverse, la Regola 18.3 entra in vigore quando
una delle due completa una virata entro la zona delle due lunghezze. Quando
è in vigore la Regola 18.3(b), la Regola 15 non è applicabile,
ma ciò nonostante una barca che cambia rotta è soggetta alla
Regola 16.1.
Riassunto dei fatti Quando le due barche si avvicinano alla boa di bolina, L è a
poppa di W, dopo che questa ha completato una virata entro la zona delle
due lunghezze e si è messa su una nuova rotta di bolina stretta.
La rotta di W è sufficientemente oltre la layline per consentire
a L di passare fra W stessa e la boa. Nella posizione 2, L poggia da
un punto vicino alla poppa di W ed è sul punto di ingaggiarsi
con W da sottovento. Quando inizia l'ingaggio L immediatamente orza
e colpisce W sulla parte sinistra dello scafo. Le barche continuano
nel giro di boa senza ulteriori incidenti. L protesta W ma L viene squalificata
per aver infranto la Regola 16.1. L presenta appello. |
Decisione
Quando W completa la sua virata entro la zona delle due lunghezze, inizia
ad avere effetto la Regola 18.3. Nel suo appello L ha correttamente notato
che la Regola 15 non entra in vigore poiché la Regola 18.3(b) la rende
inapplicabile ed argomenta che W ha infranto la Regola 18.3(b) questa regola
richiede a W di concedere a L spazio per girare la boa e la Regola 11 richiede
a W di tenersi discosta. La definizione di tenersi discosta, stabilisce che
una barca al vento non si tiene discosta se la barca sottovento, cambiando
rotta, entra immediatamente in contatto. In questo caso, benché il
Comitato per le Proteste abbia provato che L ha orzato immediatamente dopo
essersi ingaggiata con W, non ha provato invece che il contatto si è
verificato immediatamente dopo che L ha iniziato l'orzata. Il disegno non
fa vedere il passare del tempo, ma fra le posizioni 2 e 3, mostra le barche
poco prima dell'inizio dell'ingaggio e poi al momento del contatto, non c'è
la prova chiara che nel momento in cui L inizia l'orzata, questa sia immediatamente
entrata in contatto con W. Noi pertanto concludiamo che W si stava tenendo
discosta fino a quando L ha orzato. Sebbene la Regola 15 non fosse in vigore,
la Regola 16.1 aveva effetto poiché la Regola 18.3 afferma che la Regola
18.2(d) non si applica.
L'orzata di L ha privato rapidamente W di spazio per tenersi discosta. Non
esiste nessuna manovra marinara che consente a L di agire in questo modo.
L, pertanto, ha infranto la Regola 16.1. W ha inevitabilmente infranto la
Regola 11, ma è esonerata a causa dell'infrazione della Regola 16.1
da parte di L.
L è venuta ingaggiata dalla posizione di libera dalla poppa entro le
due lunghezze da W, cosicché la Regola 17.1 le proibiva di navigare
oltre la propria giusta rotta.
Il Comitato per le Proteste non ha avuto la possibilità di provare
che L abbia oppure no navigato oltre la propria giusta rotta dopo l’inizio
dell’ingaggio, in caso affermativo avrebbe infranto la Regola 17.1,
comunque non si ottiene molto di più provando questo per risolvere
la questione, poiché L resta squalificata secondo da Regola 16.1.
Il Comitato per le Proteste non ha preso in esame la Regola 14 .
W non ha infranto questa regola, non essendole stato ragionevolmente possibile
evitare il contatto.
Causando il contatto, L ha infranto la Regola 14 e avrebbe potuto essere soggetta
a penalità se si fossero verificati danni ad una delle due barche.
Non essendo state portate prove circa i danni, viene invece lasciata cadere
la possibilità di una sua penalizzazione e L resta squalificata per
infrazione della Regola 16.1.
Per le suesposte ragioni l'appello viene respinto.
USSA1998/76